lunedì 9 gennaio 2012

Mandaci una cartolina - Carmen Consoli

Torno a scrivervi dopo qualche giorno di relax e shopping! 

Oggi ritorno sulla Cantantessa con un brano un po' malinconico che ho in mente da qualche ora.

Mandaci una cartolina parla senza troppi giri di parole di una persona che non c'è più, da cui l'autrice vorrebbe una cartolina, sapere che sta bene "con la solita camicia bianca ed il giornale aperto sulla pagina sportiva mentre stai sul bagnasciuga beato tra le braccia di un tramonto". Un'immagine che dà serenità pur essendo seduti alla scrivania con davanti solo una tastiera ed un monitor di pc. Ogni descrizione da parte mia sarebbe insufficiente ed inadatta a descrivere la poesia di questo brano tratto dall'album Elettra (2010)  in quanto scritto a pochi mesi di distanza dalla scomparsa di una persona unica: suo padre Giuseppe, pertanto ho deciso di utilizzarne alcune provenienti dalla sua voce, durante un'intervista:
È dedicata a mio padre. È stato l'ultimo brano che ho scritto. L'ho scritto in quattro ore. Non avevo intenzione di scrivere una canzone su mio padre, perché né a me né alla mia famiglia piace questo autocompiacimento del dolore. È vero quando dico che la musica è stata la mia medicina, ancora di più ora. Ha trasformato il veleno in medicina. La musica mi ha salvata. Ha compiuto il miracolo di trasformare il dolore in gioia.È un regalo che ho ricevuto da mio padre che mi ha insegnato la musica. Mio padre sosteneva che le cose dovessero durare. Aveva questo concetto della vita e della morte “che sarà una grande sorpresa”. Lui scherzava molto, ci diceva “quando muoio vi mando una cartolina. Mio padre aveva quest'idea: quando la vita finisce sei come cullato in questo tramonto. Infatti il pezzo va dal tramonto all'alba.
A me viene spesso di canticchiarla ed inevitabilmente mi riporta alla mente diverse persone che hanno fatto parte della mia vita e che ora non ci sono più, anche se solo fisicamente. Mi piace pensare che stiano tutti bene, che ci sia sempre il sole, che si siano rivisti e che si possano incontrare personaggi di tutti i tempi: condottieri, re, imperatori, artisti, attori, sportivi, registi..., che stiano tutti in uno spazio immenso e leggero. Certo, sono solo fantasie e magari non esiste nulla dopo la vita, ma da Cristiana, ma prima di tutto umana, credo o ho bisogno di credere che ci sia qualcosa oltre. 
Non ditemi che non ci pensate anche voi, o, quantomeno, non ci sperate! ;)
Dev'essere così, mi dico, la vita è troppo bella per finire così!
Parole e poesia. Buon ascolto. 

 Tra tutti i giorni in cui potevi partire
Perché hai pensato proprio al lunedì.
Gli uccelli cantano, l’estate è alle porte
tempo di mare e di granite al limone.
Chissà quale fine sarcasmo d’autore
Avresti sfoderato senza giri di parole.
Chissà quale amara considerazione
avresti concepito in virtù del pudore.
Mandaci una cartolina e una ridente foto di te
Che prendi il sole sulla spiaggia
Con la solita camicia bianca
Ed il giornale aperto sulla pagina sportiva
Mentre stai sul bagnasciuga
Beato tra le braccia di un tramonto.
Tra tutti i giorni in cui potevi morire
Perché hai pensato proprio al lunedì
Strade caotiche e litigi agli incroci
Quanti cafoni su veicoli osceni
Chissà quale fine sarcasmo d’autore
Avresti sfoderato in questa triste occasione.
Mandaci una cartolina e una ridente foto di te
Che prendi il sole sulla spiaggia
Con la solita camicia bianca
Ed il giornale aperto sulla pagina sportiva
Mentre stai sul bagnasciuga canticchiando una canzone romantica.

Mandaci una cartolina e una ridente foto di te
Che prendi il sole sulla spiaggia
Con la solita camicia bianca.

Mandaci una cartolina e una ridente foto di te
Mentre stai sul bagnasciuga
E cogli con stupore il nuovo giorno.

Stay tuned. 
                       
                                                           ~.~ Giò ~.~

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