domenica 1 gennaio 2012

Col nome giusto


Se la lontananza è come il vento
nel tepore apatico di questa passione
non sorprenderanno più fiamme inattese
sotto la cenere alcun sogno combustibile

Nel punto più alto di questo monte inquieto
il blu festoso dell'oceano strappa alle mie labbra un sorriso

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere
la paura ed il bisogno di ferire
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto e ritrovata serenità

Se la lontananza è come il vento
su trame morbide di vele spiegate
soffierà in direzione contraria a ogni dove
oltre ogni logica di navigazione

Nel punto più alto di questo monte inquieto
ll blu festoso dell'oceano strappa alle mie labbra un segreto

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere
la paura e il bisogno di ferire
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere
la paura e il bisogno di ferire
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto e ritrovata serenità 




La prima canzone che voglio condividere con voi, miei cari lettori è questa qui: Col nome giusto di Carmen Consoli, La Cantantessa, come ama autodefinirsi. Nata a San Giovanni la Punta, paesino in provincia di Catania, nel 1974, ha catturato la mia attenzione e, subito dopo, il mio amore nel lontano '95, quando si è presentata a Sanremo con "Amore di plastica" scritta per lei da Mario Venuti e brano del suo primo album "Due parole". 
Spessissimo mi sento dire che non può piacere così tanto, che è noiosa, soporifera e lamentosa! Capisco benissimo che possa non piacere, ma LEI è fatta così: o la si ama profondamente o non la si può neanche sentir nominare e, chi la ama, non può che sentirsi orgoglioso di tutto ciò e parte di qualcosa di speciale! 
Oggi sento di condividere con voi questa canzone in particolare perchè, al di là del significato in sè, per me è importante in quanto simbolo di un rapporto ritrovato dopo una rottura molto brusca, dopo tanta sofferenza, dopo tanto affetto dato e non sempre ricambiato, oggi sento di poter dire che ho smesso "di fare confusione tra il dolore ed il piacere, la paura ed il bisogno di ferire" e ho finalmente ritrovato la serenità che tanto mi è mancata negli ultimi anni. 
...e che mi sbagli o no, a me importa soltanto aver smesso di soffrire! 
Che l'apprezziate o no, vi consiglio di ascoltarne almeno la melodia, ne varrà sicuramente la pena!

 

...e ritrovata serenità!


Stay tuned. Buona serata! 

                         ~.~Giò.~.~

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